Il primo uomo in grado di portare la Repubblica Ceca alla vittoria in Coppa del Mondo, dopo i due podi del combinatista, ha creato la classica sorpresona da Val Gardena, anche se in vari sprazzi il velocista classe 1998 aveva mostrato bellissime cose. "Odi" si riprende il pettorale rosso, per lui il super-g sulla Saslong resta maledetto. News da Moeller dopo la terrificante caduta di ieri: "solo" due piccole fratture vertebrali, potrebbe salvare le Olimpiadi.
Ad un certo punto, sembrava che fosse da un lato la giornata della prima volta di Marco Odermatt nel super-g in Val Gardena, lui che l’aveva sempre e solo sfiorato, e del meraviglioso primo podio di Giovanni Franzoni, oltre alla maledizione del 4° posto spezzata da Nils Allegre.
Se le cose sono rimaste tali per l’azzurro, pur scendendo dal 2° al 3° posto, e sono andate meno bene per il campionissimo elvetico e per il leader dell’Equipe de France nel settore velocità, la terza gara di specialità in questa Coppa del Mondo ha avuto un terzo padrone differente dopo Copper Mountain (lo stesso Odermatt) e Beaver Creek (con la firma di Kriechmayr), ed è il nome da nevi gardenesi, ovvero la sorpresona.
Sceso col pettorale n° 29, Jan Zabystran si è regalato la giornata più bella della carriera, lui sino ad oggi con l’unica top ten pochi mesi fa a Kvitfjell, 8° sempre in super-g. Un bel velocista emergente, il classe 1998 ceco, a sprazzi davvero con prestazioni di alto livello, non tali però da pensare di vincere con questa autorità sulla Saslong.
E’ vero, il vantaggio di luce, neve un filo più veloce e, come indicato dagli allenatori in pista, anche un po’ di vento da dietro, c’è stato e battere un Odermatt del genere, nonostante la sbavature in uscita dal Ciaslat da parte del padrone della Coppa del Mondo, forse non sarebbe stato possibile senza questi fattori.
Zabystran, però, ha sciato benissimo anche e soprattutto la parte tecnica, guadagnando poi quasi 4 decimi a “Odi” nello schuss finale. E diventa il primo uomo della Repubblica Ceca a vincere nel massimo circuito, ereditando il ruolo che Ondrej Bank, ottimo combinatista nel nuovo millennio tanto da cogliere due terzi posti in coppa a Beaver Creek e Kitz, molto distanti tra loro (fine 2007 e inizio 2015); in campo femminile, naturalmente, le soddisfazioni non sono mancate negli ultimi anni con Ester Ledecka.
“E’ pazzesco, ma già ieri sentivo di avere molto feeling qui – ha raccontato Jan al microfono di Ettore Giovannelli che ha intervistato il vincitore di giornata per Rai Sport – Mentre scendevo avevo l’impressione di una certa velocità, ma vedendo il pubblico esultare ho pensato fosse una top ten…
Cosa mi ha detto Odermatt? Quando il miglior sciatore al mondo viene a regalarti un “good job” e dirti che hai meritato la vittoria, è una soddisfazione davvero immensa. Oggi è stato tutto perfetto, ho fatto ogni cosa nel momento giusto. E ora? Intanto godiamoci la festa e pensiamo alla gara di domani, cosa potrò fare mantenendo il buon sci che sto esprimendo”.
Zabystran ha ricevuto tantissimi abbracci dalla nazionale tedesca, visto che si allena costantemente con loro, e appunto quello del fenomeno di Buochs, che è stato davvero un signore ad accettare una “sconfitta”, chiamiamola così perché ad un certo punto sembrava tutto fatto per il timbro numero 51 e il 17° in super-g (avrebbe agganciato Svindal al 2° posto all-time, ndr). Consolazione? Il pettorale rosso tolto a Kriechmayr, aggiungendolo a quello che detiene in gigante e in discesa, e comunque il 95° podio in coppa. E domani cercherà il bis della discesa vinta ieri e, se parliamo di quella “classica” prevista appunto tra poche ore, del 2024 quando dominò la scena nel tempio gardenese.
“Sono contento della mia prestazione, non avrei potuto fare molte cose differenti – l’analisi di Odermatt nel post gara – So che in Val Gardena possono succedere queste cose coi numeri più alti, Jan è stato molto bravo e merito a lui. Franzoni? Lo conosco bene e sapevo che era solo questione di tempo, so quanto può andare forte”.
Da casa Norvegia, nel frattempo, è arrivato il bollettino definitivo sulle condizioni di Fredrik Moeller, caduto malamente giovedì alle Gobbe del Cammello nella “discesa sprint”: il classe 2000 scandinavo, che oggi sarebbe stato tra i favoriti anche per il successo, oltre ad aver rimediato la rottura di un po’ di denti anteriori, dovrà convivere con due piccole e stabili fratture a livello della colonna vertebrale.
Non verrà operato e lo stop, in termini di immobilizzazione, sarà di circa un mese. “Incrocio le dite per le Olimpiadi”, ha fatto sapere il vincitore del super-g di Bormio 2024, proprio sulla pista delle sfide a cinque cerchi.
Non sarà facile.
Super-G Maschile Val Gardena (ITA)
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Venerdì 19 Dicembre, 17:05coppa del mondo maschile
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Giovedì 18 Dicembre, 17:30BOLLETTINO NEVE
| LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
|---|---|---|
| Courmayeur | 17/18 | 20-70 cm |
| Arabba | 22/25 | 0-30 cm |
| Selva di Val Gardena | 72/80 | 20-50 cm |
| Carezza al lago | 13/13 | 30-45 cm |
| Folgaria | 18/20 | 15-30 cm |
| Falcade | 13/15 | 10-45 cm |
| Madonna di Campiglio | 17/21 | 25-35 cm |
| Passo San Pellegrino | 13/15 | 30-45 cm |
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ZABYSTRAN Jan
ODERMATT Marco
FRANZONI Giovanni







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