La consacrazione della tigre che diventa la campionessa di tutti. Brignone, è tuo l'oro in gigante: "Che sogno"

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La consacrazione della tigre che diventa la campionessa di tutti. Brignone, è tuo l'oro in gigante: "Che sogno"

Federica e il capolavoro di Saalbach, le prime emozioni dopo aver ottenuto l'obiettivo di un'intera carriera, succedendo al mito Compagnoni. "Serve tempo per realizzare questo, nella 2^ manche continuavo a dirmi di spingere, ma il feeling era perfetto".

Era nel suo mirino da tanto tempo, probabilmente ci pensava fortissimamente subito dopo averlo accarezzato nel 2023, quando piombò a 12 centesimi da Mikaela Shiffrin nella sfida iridata di Méribel, 12 anni dopo la piazza d’onore di Garmisch che arrivò, invece, decisamente a sorpresa e oltre 4 anni e mezzo prima di vincere a Soelden, suo “opening” in termini di successi in CdM poi arrivati a quota 32.

L’oro mondiale in gigante è sempre stato nei sogni di Federica Brignone e quanto realizzato oggi a Saalbach è la chiusura di un cerchio, la consacrazione di una fuoriclasse straordinaria, la più grande della storia del nostro sci assieme a Deborah Compagnoni, Alberto Tomba e Gustavo Thoeni, senza fare alcun tipo di classifica tra di loro perché non avrebbe senso.

Ventotto anni dopo il bis di Debby a Sestriere, il titolo iridato tra le porte larghe torna azzurro (mai nessuna italiana prima della fuoriclasse valtellinese c’era riuscita, nessuna dopo sino ad oggi), ed è la quinta medaglia della carriera ai campionati del mondo per la classe ’90 di La Salle, già d’argento in super-g qui a Saalbach. All’unica donna del nostro paese che ha vinto la Coppa del Mondo generale, manca solo l’oro olimpico e l’occasione è lì da cogliere, tra un anno a Cortina.

“Sì, forse è la vittoria più bella della mia vita e un sogno che si realizza – le prime parole di Fede ai microfoni di Rai Sport dopo la gara – L’oro in gigante lo sognavo da tutta una carriera, oggi sono riuscita a stare tranquilla e avere un bel vantaggio mi ha aiutata. Avevo sempre un buon feeling con neve e pista, ma non è mai scontato riuscirci nel momento giusto, faccio ancora fatica a realizzare.

Sapevo che oggi era da tutto o niente, l’occasione per andare full gas anche se l’ho fatto anche durante la stagione. Questa mattina ero focalizzata solo sullo sci, mentre scendevo nella 2^ manche mi incitavo, stavo quasi per addormentarmi e quindi dicevo a me stessa di spingere. Sto bene fisicamente e mentalmente, è bello arrivare in questo stato ad un grande evento, ma ora ci sono tante cose da fare e festeggeremo a dovere solo tra un po’”.

Assieme a tutte le compagne, comprese Goggia e Bassino, uscite nella 1^ manche odierna, e Della Mea che non è riuscita a centrare l’obiettivo delle trenta in un gigante con un unico marchio azzurro. Quello di Federica Brignone.

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