Saalbach è già azzurra, che festa dopo un parallelo da sogno. Collomb non ci crede: "E' stato tutto così veloce..."

Saalbach è già azzurra, che festa
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Sci Alpinosaalbach 2025

Saalbach è già azzurra, che festa dopo un parallelo da sogno. Collomb non ci crede: "E' stato tutto così veloce..."

La partenza migliore possibile per un Mondiale che vede l'Italia conquistare per la prima volta il team event (settima nazione differente a riuscirci). Voce a Della Mea, Collomb, Vinatzer e Della Vite dopo il trionfo battendo Ucraina, Francia, Svezia e Svizzera. Alex: "Ci siamo aiutati a vicenda, nessuno di noi ha fatto quattro manches perfette".

Sei anni fa c’erano Alex Vinatzer e Lara Della Mea, per quella medaglia di bronzo arrivata in extremis (ricordate l’inforcata di Strasser?).

Nel parallelo a squadre può accadere di tutto, ma l’Italia si presentava con un quartetto che poteva giocarsela, l’idea in testa c’era eccome, anche se la sorpresa degli atleti stessi per la medaglia d’oro che ha aperto Saalbach 2025 è stata evidente. Il primo degli undici titoli di questo Mondiale è azzurro, grazie a Vinatzer, Della Mea, Della Vite (che c’era a Courchevel Méribel 2023) e Collomb, la debuttante terribile che a 18 anni, alla prima gara a livello iridato, conquista con i compagni il metallo più prezioso.

Svezia piegata per un centesimo, Svizzera rimontata con Vinatzer che batte Tumler nella sfida decisiva ed è inno di Mameli nella serata austriaca, davanti ad un pubblico super e in un contesto che, al di là del valore tecnico della gara (che è stato comunque non banale, il pendio scelto era di livello e gli atleti al cancelletto pure), diventa meraviglioso per la nazionale italiana. “E’ stato bellissimo – le prime parole a Rai Sport di Alex Vinatzer, letteralmente trascinante per i compagni – Nessuno di noi ha fatto quattro manche perfette, ci siamo aiutati a vicenda.

Eravamo tra i più giovani, anche se con qualcuno con esperienza, chi l’avrebbe mai detto: abbiamo tenuto duro e alla fine siamo qui, cominciare così dà grande carica a tutta la squadra”.

“Siamo un team stupendo, ci siamo caricati a vicenda – le parole, al microfono di Simone Benzoni, da parte di Lara Della Mea – Penso di non essermi mai divertita così tanto in vita mia. Una specialista considerando che è la mia seconda medaglia? In realtà non ce l’aspettavamo, ma abbiamo tutti dato il massimo”.

Pippo Della Vite, al di là della foga (eccessiva, ma si può capire il momento) nell’immediato post gara, sempre al microfono di Rai Sport, ha parlato di un qualcosa di “clamoroso, finalmente esultiamo anche noi. Ci voleva una partenza così”, mentre Giorgia Collomb ha vissuto il debutto mondiale dei sogni ed è stata decisiva piegando Alphand in semifinale e poi Holdener nella finalissima. “Non ho ancora realizzato – ha detto emozionatissima la ragazza di La Thuile – E’ stato tutto così veloce, ma l’altro giorno in allenamento ci sentivamo veloci, eravamo gasati…

Ho avuto problemi in partenza, poi mi hanno spiegato meglio come agire ed è andato tutto bene”.

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