Gli assi elvetici si inchinano alla "Face" dopo averla domata. La festa guidata da Meillard: "Ogni volta è bellissimo"

Foto di Redazione
Info foto

GEPA Pictures

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Gli assi elvetici si inchinano alla "Face" dopo averla domata. La festa guidata da Meillard: "Ogni volta è bellissimo"

Come nell'ultima occasione ad Hafjell, il nativo di Neuchatel "capitano" della tripletta rossocrociata sulle nevi della Val d'Isère. Aerni, al primo podio in gigante: "Ho risolto da un paio d'anni i problemi alla schiena e questa specialità mi piace tantissimo". Odermatt, niente cinquina qui "ma per come ho sciato, il podio con i miei compagni è il massimo".

Ai piedi della Face de Bellevarde per regalarsi una foto ricordo indimenticabile, anche se al podio tutto di loro marca ci hanno fatto l’abitudine, dopo la clamorosa scorsa stagione.

La nazionale svizzera maschile si prende la Val d’Isère, ribaltando tutto in una seconda manche, quella odierna del quarto gigante stagionale nell’inferno di una pista durissima, davvero da ribaltone e che vede rinascere Loic Meillard. Aveva cominciato malissimo la stagione il 29enne di Neuchatel, vuoi perché la schiena ha sempre bisogno di rodaggio, vuoi per qualche esperimento a livello tecnico.

Come a marzo in quel di Hafjell, la tripletta rossocrociata la guida il campione del mondo di slalom, con Luca Aerni al posto di Thomas Tumler, al 2° posto davanti al “capitano”, Marco Odermatt, che non riesce a fare cinquina consecutiva sulla “Face”, ma alla fine può sorridere perché fa 93 podi in CdM ed è pettorale rosso, superando Brennsteiner (che era al comando) nella manche decisiva.

“Sono state due settimane impegnative dal Colorado a qui – le parole di Meillard alla FIS nel post gara – Non è semplice ritrovare ritmo e fiducia, poi devi affrontare una pista come questa…

Non è la prima tripletta, ogni volta è bellissimo e per Luca è il primo podio in gigante, splendido condividerlo con i ragazzi. Lo slalom di domani? Sicuramente mi aiuterà questa gara, vedere che la velocità c’è e che abbiamo lavorato bene”.

Aerni, a 32 anni (lui che nel 2017 fu campione del mondo di combinata beffando Hirscher per un centesimo a Sankt Moritz), conquista il primo podio tra le porte larghe, sulla stessa pista, ma in condizioni meteo opposte, dove fu quarto dodici mesi fa. “Sono molto orgoglioso – ha raccontato a Eurosport il classe ’93 “partito” dallo slalom – Nella 2^ manche ho attaccato a tutta dopo l’errore commesso nel finale della prima (quando avrebbe chiuso in zona Odermatt-Meillard, lasciando sul piatto almeno 7-8 decimi, ndr). Che soddisfazione fare il primo podio in gigante con i miei compagni, Odi è un riferimento, ci alleniamo spesso assieme e ora… sono più gigantista che slalomista!

Ho avuto problemi alla schiena, ma da due anni sto bene e posso spingere, questa specialità mi è sempre piaciuta”.

E il padrone della Coppa del Mondo, ora a +15 pt su Brennsteiner pure nella classifica di specialità? Eccolo, dopo aver solo rinviato l’appuntamento con la vittoria numero 50 per pareggiare Alberto Tomba, anche a causa di una porta inforcata col braccio ad attacco muro, nel momento chiave della 2^ manche. “Non sono contento della mia sciata in entrambe le manche – l’analisi del nidvaldese, sempre a Eurosport - Alla fine è stata comunque una grande giornata, sono mancati 3 decimi per vincere, ma oggi era difficile e se poi consideriamo che per tutti c’è stato il jet-lag e il riadattamento a tutto quanto.

Ci sta quindi una gara un po’ così, ma ho combattuto ed è stato abbastanza, fortunatamente, per salire sul podio”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Consensi sui social

SCARPONI, SCELTI DAI LETTORI

Prezzi Head raptor 60 bambino

MAXISPORT

HEAD - raptor 60 bambino

102 €

gli scarponi da sci head raptor 60 da bambino sono un prodotto con caratteristiche race pensato per i giovani sciatori di ottimo livello che cercano feeling e...