Ci sono volute quasi 3h30' con una lunghissima interruzione dopo la prova di Paris, che chiuderà quinto, per la prima delle due opportunità che viene portata a casa, verso le discese di giovedì e venerdì sulla "Birds of Prey" (accorciata): il leader della generale fa la differenza sul ripido e precede Seger, Bailet, Hemetsberger e il faro azzurro, nella top ten dei migliori tempi anche Schieder. Kriechmayr, polemica per la mancanza dell'elisoccorso.
Un primo training soffertissimo, ma in qualche modo completato per avere la certezza di poter gareggiare già nella giornata di giovedì, che dovrebbe essere la migliore sul piano meteo di tutta la settimana della velocità a Beaver Creek.
Gli uomini jet sono scesi in pista sulla Birds of Prey, sferzata da neve e vento per una prova già accorciata (come tutte le gare) vista la condizione di scarso innevamento in Colorado, e ci si è messa pure la nebbia nella parte alta. In questi giorni però è cambiato tutto e l’inverno è arrivato eccome, portando una problematica opposta e che renderà tosta la vita di Markus Waldner e del suo staff per portare a casa tutte le sfide previste (due discese, un super-g e un gigante) per questa seconda tappa statunitense dopo Copper Mountain.
Marco Odermatt, per non saper né leggere né scrivere, ha firmato il miglior tempo in un test poco indicativo, ma che ha visto l’asso di Buochs fare la differenza sulla parte più impegnativa di una pista alla fine ridotta di una decina di secondi di percorrenza, con la linea d’arrivo posta poco dopo il Golden Eagle.
Una prima interruzione dopo quattro discese (una decina di minuti), ma soprattutto quella di quasi 1h10’ dopo la prova di Dominik Paris (partito col pettorale 12), hanno reso le cose molto complicate al chief race director FIS, consapevole però che il meteo di domani (che potrebbe essere decisamente negativo) imponeva di proseguire, pur gestendo le pause per evitare rischi.
Ci sono stati distacchi già ampi anche nel tratto di pura scorrevolezza della prima trentina scarsa di secondi in una discesa che Odermatt, tra l’altro, non ha mai vinto in carriera (due le piazze d’onore): il leader della generale, reduce dall’uscita nel gigante di Copper, ha pagato in alto per poi fare il vuoto, ma tanti big hanno deciso di non andare neppure al limite in questa condizione, con Brodie Seger 2° con un distacco di 4 decimi, Matthieu Bailet (partito col numero 63) 3° a 0”41, Daniel Hemetsberger che sarà quarto a 64 centesimi dall’elvetico, mentre Dominik Paris (molto buoni gli ultimi due parziali) staccherà invece il 5° crono (+ 0”81) davanti a Nils Allegre (a 0”93) e Stefan Rogentin (+ 1”02).
Poi in classifica Crawford, Schieder (sceso per primo e 9° a 1”21 da “Odi”), Hrobat, il promettentissimo Elezi Cannaferina a 1”51 e Monney a 1”58, di misura su Sejersted e Alexander (alla prima discesa post infortunio), mentre Kriechmayr si porta a casa il 16° tempo (+ 1”73, davanti a lui di un centesimo c’è Jocher) dopo essere partito in seguito al lungo stop post Paris, e l’iridato von Allmen il 18° con 1”79 dal compagno di squadra. E nel post training, l’ex bi campione del mondo di Cortina 2021 ha polemizzato ai microfoni dell’ORF, per la mancanza dell’elisoccorso in caso di necessità.
Assolutamente positivo il rientro di Niels Hintermann (+ 1”99), cauto Kilde col numero 3 e un ritardo di 2”54 all’arrivo, come Schwarz a 3”61, pure per “Blacky” il primo approccio nella disciplina regina dopo quasi due anni.
Gli altri azzurri, con Marco Abbruzzese (pettorale 69) sceso quando ormai si erano avvicinate le 14.30 locali: Mattia Casse si piazza 30° pagando 2”06, Alliod, Franzoni, Molteni e Innerhofer sono racchiusi in un fazzoletto in zona top 40, tra 2”38 e 2”51 di svantaggio, Bosca (al rientro sulla pista dove si ruppe il perone un anno fa) finisce a 3”08, infine Perathoner e lo stesso Abbruzzese, rispettivamente a 3”85 e 4”80 da Odermatt.
CLASSIFICA 1^ PROVA DISCESA MASCHILE BEAVER CREEK
1° Marco Odermatt in 1’35”50
2° Brodie Seger + 0”40
3° Matthieu Bailet + 0”41
4° Daniel Hemetsberger + 0”64
5° Dominik Paris + 0”81
6° Nils Allegre + 0”93
7° Stefan Rogentin + 1”02
8° James Crawford + 1”20
9° Florian Schieder + 1”21
10° Miha Hrobat + 1”31
30° Mattia Casse + 2”06
40° Benjamin Jacques Alliod + 2”38
41° Giovanni Franzoni + 2”39
43° Nicolò Molteni + 2”49
44° Christof Innerhofer + 2”51
54° Guglielmo Bosca + 3”08
66° Max Perathoner + 3”85
69° Marco Abbruzzese + 4”80
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Venerdì 5 Dicembrele classifiche di coppa
Giovedì 4 Dicembrecoppa del mondo maschile
Giovedì 4 Dicembrecoppa del mondo maschile
Giovedì 4 Dicembrecoppa del mondo maschile
Giovedì 4 DicembreBOLLETTINO NEVE
| LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
|---|---|---|
| Alpe di Siusi | 21/24 | 20-50 cm |
| Limone Piemonte | 14/15 | 35-80 cm |
| Livigno | 28/31 | 10-30 cm |
| Folgaria | 18/20 | 15-30 cm |
| Plan de Corones | 31/34 | 10-50 cm |
| Carezza al lago | 13/13 | 30-50 cm |
| Passo Costalunga | 13/13 | 30-50 cm |
| Selva di Val Gardena | 72/80 | 20-50 cm |
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A Beaver Creek, la prima discesa è del campionissimo elvetico (48 centri in CdM, 3 in stagione in 3 discipline), che batte di 3 decimi Cochran-Siegle, mentre Sejersted ritrova il podio beffando von Allmen e Kriechmayr, oltre al leader azzurro che porta a casa una buona gara, visti i precedenti qui. Kilde accarezza la top ten, discreta prova di Schieder. Preoccupazione per la caduta di Rok Aznoh.



Marco Odermatt
Vincent Kriechmayr
Dominik Paris





COCHRAN-SIEGLE Ryan
SEJERSTED Adrian Smiseth







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