Uno slalom d'apertura sofferto per le azzurre, Peterlini guarda a Gurgl: "Gara strana, bisognava adattarsi"

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Uno slalom d'apertura sofferto per le azzurre, Peterlini guarda a Gurgl: "Gara strana, bisognava adattarsi"

La 27enne trentina, 17esima al traguardo, mantiene comunque la fiducia dopo una sfida, quella di Levi, dalla quale probabilmente si attendeva qualcosa in più come tutta la nazionale. Sabato prossimo una nuova occasione anche per le giovani, serve recuperare le migliori Rossetti e Della Mea.

Un primo slalom sofferto, con una sola qualificazione sulle sette atlete schierate e col rimpianto di non avere un gran talento come Emilia Mondinelli, che ha il pettorale nominale e garantirebbe quindi una nazionale a otto punte, ancora ai box causa problemi al ginocchio.

L'opening di specialità a Levi ha visto l'Italia di Roberto “Doc” Lorenzi portare a casa un 17° posto con Martina Peterlini (16esima a metà gara), l'unica a superare il “taglio” visto che, da Rossetti col n° 29 (ma si poteva fare per le condizioni della pista, la gardesana non era al meglio dopo i problemi alla schiena e su questo pendio ha sempre patito) al 64 di Collomb, quando per la 18enne valdostana la missione era praticamente impossibile, non si è riusciti ad ottenere almeno un altro pass.

Era la prima gara della nazionale in rosa dopo la scomparsa di Matilde Lorenzi, che proverà a rifarsi sabato 23 in quel di Gurgl, per uno slalom inedito in ambito femminile. “E' stata una gara strana – ha spiegato la stessa Peterlini a fisi.org, lei a Levi un anno fa colse anche un 12° posto col pettorale n° 45 – Le condizioni erano inusuali tra pioggia e nevicata, il muro segnava nella prima manche e lucidava nella seconda, per cui bisognava adattarsi in modo veloce.

Sono arrivata vicina alla top-15, prendo questo piazzamento e guardo avanti come sempre”.

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