Taylor brucia Maes nello slalom n° 2 di Coronet Peak, fuori Hurt e Sunshine per la tripletta austriaca tra le donne

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Taylor brucia Maes nello slalom n° 2 di Coronet Peak, fuori Hurt e Sunshine per la tripletta austriaca tra le donne

Mentre a La Parva sono saltati i quattro super-g in programma ieri, è terminato l'appuntamento di Australian New Zealand Cup con successo britannico in una gara maschile tiratissima, mentre Nina Astner domina lo slalom femminile.

Se nella giornata di venerdì erano saltate le gare tecniche a Coronet Peak, poche ore più tardi è stata la volta di La Parva, costretta ad alzare bandiera bianca per le condizioni in pista, dove sarebbero dovuto andare in scena ben quattro super-g, secondo evento di velocità per la South American Cup dopo il poker di discese della giornata precedente.

Oggi ci saranno due giganti sulle nevi di El Colorado, rimanendo in Cile per due slalom domenicali di nuovo a La Parva, mentre si è concluso quest'oggi il lungo appuntamento di Australian New Zealand Cup a Coronet Peak.

Ultimi due slalom, spostati appunto di 24 ore, con Laurie Taylor a timbrare la gara maschile con soli 5 centesimi di margine sul belga Sam Maes, costretto al secondo posto nonostante un recupero di quasi mezzo secondo sul britannico con una gran 2^ manche. Terzo chiude lo svizzero Joel Luetolf (+ 0”39), poi distacchi importanti con Jimmy Krupka, che aveva vinto due giorni prima nello slalom d'apertura di ANC, 4° a 1”13 davanti all'austriaco Gramshammer, al giovane statunitense Palmquist e al classe 2000 norvegese Gunleiksrud.

In casa Italia, fuori nella prima manche Alberto Corsini, non ha concluso la seconda Denis Villgratter.

Tra le donne, tripletta austriaca che sorprende visto che sono uscite le due favorite, le statunitensi AJ Hurt (che aveva vinto giovedì), deragliata nella 2^ manche, e Ava Sunshine fuori nella prima.

Successo nettissimo per Nina Astner, che ha regolato di 1”43 Valentina Rings-Wanner (classe 2005) e di 1”86 Maria Niederndorfer. Quarta un'altra giovane come la tedesca Nora Brand, ricordando che non c'erano azzurre iscritte.

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