Tre pass azzurri per la manche decisiva di Soelden. De Aliprandini: "Volevo essere più vicino". Vinatzer: "Ora spero nel sole"

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GIOVANNI ZENONI

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Tre pass azzurri per la manche decisiva di Soelden. De Aliprandini: "Volevo essere più vicino". Vinatzer: "Ora spero nel sole"

Oltre ai due leader dell'Italgigante, rispettivamente 18° e 21° e con distacchi davvero pesanti, sul Rettenbach si qualifica Giovanni Borsotti (28°), mentre parte di nuovo male la stagione di Pippo Della Vite.

Una prima manche del gigante che apre la Coppa del Mondo, tra nebbia e vento (con start abbassato) sul Rettenbach di Soelden, di nuovo difficile per l’Italia del gigante, 24 ore dopo l’amarezza vissuta per la gara femminile.

Qui di assenze eccellenti, per il debutto di coach Mauro Pini alla guida delle discipline tecniche azzurre in seno al team maschile, non ce ne sono ma Luca De Aliprandini e Alex Vinatzer, pur senza gravi errori, sono molto lontani dal vertice capitanato da Odermatt e Schwarz.

In vista della 2^ manche in programma dalle ore 13.00, lo specialista trentino ripartirà dal 18° crono a 1”70 dalla vetta, il gardenese dal 21° a 1”78, con il terzo pass (sui sei disponibili, niente da fare per Franzoni, un deludentissimo Della Vite che aveva ancora un buon pettorale e per Kastlunger, sceso col n° 63) portato a casa da Giovanni Borsotti, che sbaglia nel finale ma è comunque 28° (a 2”35). “Non vedevo molto, per la prima manche dell’anno è chiaro che avrei voluto essere più vicino – le parole di De Aliprandini a Rai Sport, ricordando che l’ex vice campione del mondo aveva già avvertito nei giorni scorsi di aver preparato la stagione olimpica con un voluto ritardo di forma, cambiando molto anche sul piano fisico con più massa – Oggi sono condizioni difficili, ma vediamo al video dove poter fare meglio. Start abbassato? Adesso è calato il vento, ma è entrata la nebbia, speriamo solo che regga”.

Vinatzer non sorride certo per una manche discreta sul ripido, ma comunque ben lontana dal livello mostrato qui nel 2024. “La visibilità era piatta e mi sono fatto addormentare dalla tracciatura (angolata da subito, ndr), ma la neve nelle prime porte rispondeva bene. Spero solo esca il sole nella 2^ per sfruttare bene la situazione in ottica rimonta: no, non ho fatto una gran manche, sono stato troppo gentile sul muro e dovevo attaccare di più”.

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