Quale Campiglio attenderci? "Non facile dopo la pioggia delle scorse settimane, ma offriremo una 3Tre di alto livello"

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Quale Campiglio attenderci? "Non facile dopo la pioggia delle scorse settimane, ma offriremo una 3Tre di alto livello"

Parola al direttore di pista dello slalom maschile del 7 gennaio sul Canalone Miramonti, con Adriano Alimonta che spiega la preparazione della pista verso la 72^ edizione della leggendaria 3Tre.

Un avvicinamento non semplicissimo per la condizione meteo trovata nella prima parte di dicembre, ma sarà un Canalone Miramonti tirato a lucido per l’attesissimo slalom della 3Tre, mercoledì 7 gennaio nella notte di Madonna di Campiglio (1^ manche alle ore 18.00, la 2^ dalle 21.00).

Dopo il controllo neve FIS di questa mattina, con l’indicazione della luce verde per la gara che aprirà il 2026 della Coppa del Mondo maschile, ecco le parole di Adriano Alimonta, ovvero il direttore di pista che meglio di tutti conosce la situazione sul mitico pendio che si immerge sino ad arrivare nel cuore della località trentina. I prossimi giorni sulle Dolomiti di Brenta saranno caratterizzati da temperature rigide, anche se non si escludono precipitazioni nevose: “Le temperature elevate e le piogge delle scorse settimane non hanno facilitato il nostro lavoro, ma siamo sulla strada giusta per offrire una 3Tre ad alto tasso tecnico e spettacolare – spiega Alimonta - Nei prossimi giorni è previsto un abbassamento, ma anche qualche nevicata che inevitabilmente ci costringerà a un lavoro extra.

Nella giornata di mercoledì 31 è in programma la barratura: il restante lavoro dipenderà dall’evoluzione del meteo della prossima settimana”.

Quella del prossimo 7 gennaio sarà una 3Tre dalle grandi ricorrenze in chiave tricolore: il ventennale dell’ultima vittoria italiana, conquistata nel dicembre 2005 da Giorgio Rocca, e il trentennale dalla terza e ultima perla di Alberto Tomba sul Canalone Miramonti, del dicembre 1995. Un digiuno, quello azzurro, che potrebbe risvegliare l’orgoglio di Alex Vinatzer (ultimo azzurro a podio nel 2020), Tommaso Sala e compagni. Senza dimenticare gli altri grandi della specialità, tra chi a Campiglio ha già vinto come Kristoffersen, Yule, Schwarz e il campione in carica, il bulgaro Popov, e chi sogna di mettere in bacheca la sua prima Maglia Fulmine: da Noel a Feller, da Meillard a Braathen Pinheiro, da Haugan a McGrath che hanno vinto gli ultimi due slalom di coppa.

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