Paris non nasconde preoccupazione: "Ho fatto tanta fatica". Casse: "Pista mossa, per me va bene così"

E’ stato un training tutto da analizzare, con molti nomi top lontanissimi in quanto desiderosi di risparmiare forze verso il week-end di gara, anche se là davanti ci sono due nomi di grande peso come Cyprien Sarrazin e Mattia Casse, secondo a 1”07 dal transalpino vincitore in carica sulla Stelvio, dove 12 mesi fa bruciò Marco Odermatt.

La quattro giorni di velocità a Bormio è cominciata quindi con la prima delle due prove, in attesa della replica di venerdì mattina (sempre dalle 11.30, stessi orari di sabato e domenica per discesa e super-g), su una pista ancora una volta durissima, mossa e che ha messo in luce anche un Innerhofer con prestazioni positive, come a tratti mostrato in Val Gardena, ma pensando anche alla gara di chiusura nella “sua” specialità, un Giovanni Franzoni molto pimpante e oggi terzo azzurro in classifica con il nono crono, a 2 secondi netti da Sarrazin.

“Diciamo che questa Stelvio mossa e già bella intensa ci ha fatto digerire subito il panettone - ha confessato Casse a fine prova tramite l’ufficio stampa FISI, scherzando sulla durezza della “Stelvio” - Credo che un po’ tutti siano andati tranquilli sul San Pietro, perchè si saltava tanto e poi come al solito si cerca di risparmiare energie. La pista è bella mossa, per niente facile, magari non così ghiacciata come altre volte, ma per me va bene”.

Dominik Paris è uscito senza conseguenze a due terzi del tracciato e spiega: “Oggi non è andata bene, ho fatto fatica, ho trovato la pista molto mossa e non sono riuscito a farla bene. Devo analizzare un po’, ci sono nevi diverse e bisogna sapersi adattare. Vediamo domani cosa si riesce a fare”, non ha nascosto un po’ di preoccupazione il re di Bormio, alla ricerca del primo podio stagionale.