Il recupero di Holdener? "Speriamo nel finale di stagione". Le parole di Tschuor e la determinazione di Wendy

L'uscita di una tripla, gli sci che si incrociano e il volo nelle reti B.

Così rischia di essere terminata, nel corso di un allenamento di slalom a Pozza di Fassa, la stagione 2023/24 di Wendy Holdener, caduta lunedì durante una sessione che l'avrebbe dovuta avvicinare al meglio al prossimo slalom in notturna di Courchevel (21 dicembre), dopo il podio colto a Killington dietro a Shiffrin e Vlhova.

Martedì mattina la comunicazione di Swiss-Ski: frattura alla caviglia sinistra, stop assoluto di un paio di mesi, ovvero la campionessa del Canton Svitto non potrà caricare l'articolazione per otto settimane. Wendy è stata operata ieri alla clinica Hirslanden di Zurigo e per lei sarà di fatto il periodo di recupero più lungo della carriera, visto che negli ultimi anni ha avuto sì un bel po' di intoppi fisici, dalla testa del perone rotta nel 2019, al gomito nel 2020 e i due polsi nel 2021, fermandosi però decisamente meno e non nel cuore della stagione.

In casa rossocrociata sperano ancora di recuperarla per il finale di stagione, ovvero sostanzialmente per lo slalom di marzo in quel di Are e, se ci saranno i punti necessari, per partecipare alla gara delle finali di Saalbach la settimana successiva.

“A fine febbraio decideremo se avrà senso tornare in gara”, le parole del responsabile medico della federsci elvetica, dottor Walter O. Frey. Al “Blick”, l'allenatore responsabile della squadra femminile, Beat Tschuor, ha spiegato: “Wendy è il nostro riferimento assoluto per lo slalom, questo infortunio crea un enorme buco nella squadra. Ho parlato con lei al telefono, era triste ma già determinata a tornare il prima possibile.

E' molto meticolosa, penso sia verosimile tornare a fine inverno”.