L'Australia potrebbe boicottare i Giochi Olimpici Invernali di Pechino: le parole del primo ministro

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L'Australia potrebbe boicottare i Giochi Olimpici Invernali di Pechino: le parole del primo ministro

Il pensiero si lega alla situazione della tennista cinese Shuai Peng. Della stessa idea potrebbero essere Canada, Stati Uniti e Regno Unito, per un boicottaggio diplomatico che non comprometterebbe la partecipazione degli atleti di quei paesi.

Il primo ministro australiano Scott Morrrison si è espresso con l'idea di boicottare i Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022 a favore dei diritti umani. Il legame indissolubile del suo pensiero si lega al tennis e precisamente a Shuai Peng. Dopo l'annuncio della WTA di sospendere i tornei in Cina per le condizioni di salute di Peng, il mondo intero si è mosso per avere maggiori informazioni in merito e l'Australia sta pensando di compiere questo passo nei confronti della Cina.

Si tratterebbe di un boicottaggio diplomatico che non comprometterebbe agli atleti di partecipare alle Olimpiadi. L'idea scaturita in queste settimane si aggrega a quelle di altri tre paesi intenzionati a seguire le orme degli australiani: Stati Uniti, Regno Unito e Canada. Una decisione che potrebbe in parte compromettere le prossime Olimpiadi Invernali. La situazione attuale ricorda il boicottaggio dei Giochi estivi di Mosca 1980, ma in quel frangente non andò a buon fine. Secondo le indiscrezioni gli australiani vorrebbero essere un esempio al mondo intero sula questione dei diritti umani, e con le Olimpiadi di Brisbane 2032 nel prossimo futuro pensano di usarlo come ideale da seguire.

Con le Olimpiadi ormai alle porte il prossimo 4 febbraio, rimane da capire quali saranno le decisioni finali dei paesi con la speranza che tutto possa procedere per il verso giusto.


 

Davide Sarti

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