Primo successo in tribunale per la Russia sulla strada di Milano Cortina 2026: accolto un ricorso legato allo slittino

Slittino: annullate le tappe nordamericane, si gareggerà a Sochi
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Primo successo in tribunale per la Russia sulla strada di Milano Cortina 2026: accolto un ricorso legato allo slittino

Seppur solo parzialmente, il TAS ha emesso una sentenza che va contro alla decisione della Federazione Internazionale dello slittino di impedire agli atleti russi e bielorussi di gareggiare anche come atleti neutrali. E sul piano FIS il ricorso è in atto.

Una lotta, quando ormai mancano poco più di 3 mesi al via dei Giochi Olimpici Invernali, tutt’altro che conclusa.

La Russia vuole partecipare a Milano Cortina 2026 su più fronti e, dopo aver preannunciato il ricorso per la decisione della FIS di confermare l’esclusione di tutti gli atleti in chiave qualificazione olimpica (QUI la notizia di una decina di giorni fa, ndr), è arrivata una prima vittoria in tribunale che, nel caso specifico, riguarda la contestazione alle decisioni assunte dalla FIL, ovvero la Federazione Internazionale dello slittino.

Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha emesso due decisioni riguardanti la partecipazione degli atleti russi alle prossime Olimpiadi. Un ricorso presentato dalla Federazione Russa di Slittino (RLF) e da sei atleti russi contro la FIL è stato parzialmente accolto, mentre il ricorso congiunto degli atleti è stato respinto. Il primo caso è un ricorso presentato dalla RLF e da sei atleti (Aleksandr Gorbatsevich, Sofiia Mazur, Andrei Bogdanov, Iurii Prokhorov, Ekaterina Fomina e Polina Grigore), dopo che al Congresso dello scorso 18 giugno, la FIL aveva deciso di prorogare la sua decisione di sospendere la partecipazione di atleti, allenatori e funzionari della RLF alle competizioni internazionali, adducendo rischi per la sicurezza delle competizioni.

Inoltre, la FIL aveva deciso di non attuare un programma che avrebbe consentito agli atleti russi di partecipare con lo status di atleta neutrale individuale (AIN). Il ricorso, depositato l’8 luglio 2025, mirava a ribaltare entrambe le decisioni e a richiedere l’immediata partecipazione degli atleti agli eventi internazionali FIL, inclusa la qualificazione per i Giochi Olimpici del 2026.

Il collegio del TAS ha ascoltato la tesi della FIL secondo cui la partecipazione di atleti russi avrebbe aumentato il rischio di incidenti per il pubblico o per altri atleti e che la loro esclusione non era intesa come una sanzione basata sulla loro nazionalità. Il collegio ha ritenuto che la completa esclusione degli atleti russi non fosse una misura proporzionata al raggiungimento dell’unico obiettivo della FIL (ovvero garantire condizioni di gara sicure), poiché si potevano trovare misure aggiuntive per conciliare la sicurezza con la partecipazione degli atleti russi.

Ecco quindi che il TAS ha sì confermato l’esclusione degli atleti della RLF dalle competizioni della FIL, ma che il divieto di partecipazione per gli atleti russi e bielorussi che soddisfano i criteri AIN sarebbe stato revocato. Di conseguenza, il ricorso è stato parzialmente accolto. La richiesta dei sei atleti di partecipare immediatamente a eventi internazionali è stata invece respinta, in attesa delle motivazioni sulle sentenze.

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