"E' il sogno che si realizza, una motivazione enorme per tornare": le prime parole di Brignone portabandiera

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"E' il sogno che si realizza, una motivazione enorme per tornare": le prime parole di Brignone portabandiera

Dopo la decisione odierna annunciata da Luciano Buonfiglio, presidente del CONI, ecco le reazioni della fuoriclasse di La Salle e di un altro asso valdostano, Federico Pellegrino, che sfilerà a Milano con Arianna Fontana (per Federica, il prossimo 6 febbraio, appuntamento a Cortina con l'altro portabandiera Amos Mosaner).

Ieri sera, ospite prima dei Gazzetta Sports Awards, poi dell’EA7 Armani Milano per il match di Eurolega al Forum di Assago, Federica Brignone aveva ribadito quanto tenesse a quel ruolo di portabandiera che, in caso di recupero in tempo per i Giochi di casa, sarebbe stato praticamente certo per lei, tra i quattro alfieri scelti.

Oggi è arrivata l’ufficialità da parte del CONI, con la campionissima azzurra detentrice della CdM (e tre volte medagliata olimpica) che sfilerà, il prossimo 6 febbraio 2026, nella cornice di Cortina dove in quei giorni ci saranno le prove della discesa che poi andrà in scena domenica 8. A Milano, invece, toccherà a Federico Pellegrino e Arianna Fontana (seconda volta per la stella dello short track dopo il 2018) portare il tricolore a San Siro.

“E’ il sogno che si realizza, dal giorno dell’infortunio è stata la motivazione per lottare e rialzarmi – ha detto Federica tramite l’ufficio stampa FISI, dopo che lo stesso presidente Luciano Buonfiglio aveva sottolineato come “la prima medaglia l’abbiamo già vinta, Brignone stamattina mi ha confermato che dai test fatti sarà in gara con tutto il suo entusiasmo e la sua determinazione” (al netto che dipenderà da molti fattori, questo va ribadito) – Grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini da sempre e ancora di più in questi mesi.

Ringrazio il Presidente Buonfiglio per avermi concesso l’onore di essere la Portabandiera alle Olimpiadi in Italia”.

Federico Pellegrino ha aggiunto: “Apprendo la notizia con gioia e molta emozione, perchè in tutta la carriera ho cercato di essere un esempio e ho sempre sentito la responsabilità nei confronti dei più giovani di rappresentare il mio Paese in un contesto mondiale. Tutto ciò mi rende fiero.

Mi inorgoglisce il fatto di essere il primo atleta valdostano a rivestire questo ruolo, sono fiero anche per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro che rappresento. Oltre a questo, credo che per chiudere la mia carriera da fondista a Milano Cortina 2026 non ci poteva essere modo migliore”.

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